L'Ombra Del Futuro by Jack Williamson

autore:Jack Williamson [Williamson, Jack]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fantascienza
editore: Arnoldo Mondadori Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Sopra equivale a sotto

24

I suoi compagni di squadra per la prima fase erano Wing e Ayn. I tre seguirono i loro servorobot fuori dalla candida grotta a cupola e dentro un condotto di transito che li portò sulla superficie di Lama. Dopo una breve traversata dello spazio che divideva i due pianeti sarebbero atterrati nelle profondità cave di Pietra.

E finalmente la prova avrebbe avuto inizio!

Ayn entrò per primo nel condotto, seguendo a grandi balzi il suo danzante servorobot. Con il suo corpo asciutto a segmenti rossi e neri, i lunghi arti a leva e gli occhi prominenti dai riflessi verdi e violacei sembrava davvero un grande insetto o un artropodo. Era però uno dei molti professionisti della prova, dotato quindi di preziosa esperienza.

Wing lo seguì subito dopo, fluttuando a diversi metri dal suolo. Il suo corpo piatto e la corona d’occhi non ricordarono a Benn nulla di conosciuto. Ogni volta che si era voltato l’aveva trovata stranamente vicina, intenta a osservarlo con un’insistenza che lo preoccupava. Quell’essere non aveva viso, non aveva espressione, e non dava quindi minimamente mostra di ciò che pensava o sentiva.

Il tunnel li portò nella grande hall di uno spazioporto e i servo-robot li condussero a un cilindro di caduta. La paratia si chiuse e i tre caddero verso Pietra. Il cilindro di caduta era decisamente il mezzo più pratico per andare da un pianeta all’altro. Era composto di candida plastica eldren, con delle maniglie disposte attorno a una panca circolare su cui sedevano i passeggeri. Ayn si sistemò il meglio possibile, sorreggendosi sulle zampe angolari. Wing salì lentamente verso il soffitto e si inclinò leggermente per continuare a fissarli con la sua corona d’occhi. Era una creatura nanionica: si sistemò dove poté trovare un appiglio.

— Tu quindi sei un terrestre? — fece Ayn, chinandosi verso di lui con fare amichevole. Comunicava emettendo un bagliore dagli occhi. — I miei lontani antenati provenivano dal pianeta Terra. Una spedizione degli antichi delver li ha portati fin qui. Sono stati trattati molto duramente, alterati geneticamente, tenuti negli zoo, schiavizzati nelle miniere. Siamo sopravvissuti dove abbiamo potuto, la maggior parte di noi nel labirinto di caverne sotto le croste di lama e pietra. Ma pochi sono stati fortunati quanto me.

— Io mi sento fortunato a trovarmi in squadra con te — replicò Benn.

— Tu avrai bisogno di molta fortuna — fece Ayn, inclinando leggermente la testa in modo da poter guardare anche Wing. — Dato che è la prima volta che un terrestre partecipa, forse gradirai ricevere qualche informazione sulla prova.

— Ti prego!

— È stata concepita per provare i precetti eldren su menti aliene. Ecco perché i partecipanti vengono suddivisi in squadre. Nessuna squadra può vincere senza totale cooperazione e aiuto reciproco. Si tratta di una lezione difficile da ignorare, anche se i compagni di una fase possono diventare avversari in un’altra.

— Capisco.

— Wing non è contenta della tua presenza — aggiunse Ayn, tacendo per rivolgersi alla creatura con una serie di bagliori dagli occhi. Il fluttuante triangolo rispose

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